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Cos’è l’architettura zero trust: Il migliore modello di sicurezza IT spiegato

Architettura zero trust

Ci sono molte storie terribili in ambito IT che dimostrano quanto possano essere catastrofici gli attacchi informatici per le aziende. Inoltre, la quantità di attacchi informatici che si verificano aumenta di anno in anno. Gli utenti di Internet di tutto il mondo hanno subito circa 52 milioni di violazioni di dati nel secondo trimestre del 2022, come risulta dall’ analisi sul cybercrime 2022 di Statista. Per combattere questi attacchi informatici e proteggere le proprie aziende, le organizzazioni hanno adottato il modello zero trust. Con un’architettura zero trust, le aziende possono dare priorità alla sicurezza e proteggersi dalle minacce interne ed esterne.

Cos’è un’architettura zero trust

Zero trust è un tipo di strategia che mira a configurare i dispositivi in modo sicuro. Con un’architettura a fiducia zero, nulla può essere eseguito sui dispositivi se non le applicazioni esaminate e approvate da un team di sicurezza. Inoltre, se un’applicazione viene aggiornata o modificata in qualche modo, smetterà di funzionare sui dispositivi finché non verrà nuovamente approvata da un team di sicurezza.

Qual è il concetto alla base del modello zero trust

Il concetto alla base di questo metodo è di non fidarsi di nulla in un primo momento, per poi aggiungere applicazioni affidabili ai dispositivi. In passato, gli amministratori si fidavano di tutto e bloccavano le attività sospette quando si verificavano. Come si può immaginare, riporre fiducia in tutte le applicazioni consente a molte minacce di violare i dispositivi, mentre il metodo zero trust garantisce che tutti i dispositivi utilizzino solo applicazioni sicure e affidabili.

3 principi alla base della sicurezza zero trust:

A prima vista, potrebbe sembrare che il modello zero trust si basi su un solo principio fondamentale. Tuttavia, come spiega StrongDM nella sua panoramica sulla zero trust, ci sono tre principi fondamentali alla base del modello zero trust:

1) Non fidarsi di nulla

Il primo, e uno dei più importanti principi alla base di un’architettura zero trust, è quello di non fidarsi di nulla. Verificare e solo poi autorizzare qualsiasi accesso a dati, dispositivi e informazioni.

2) Pensa che ci siano già state minacce

Il secondo principio alla base della sicurezza zero trust consiste nel pensare che le minacce e le violazioni si siano già verificate. Invece di agire in modo difensivo e risolvere i problemi nel momento in cui si verificano, agisci in modo proattivo e preparati ad affrontare qualsiasi problema che potrebbe verificarsi in futuro adottando misure di sicurezza.

3) Seguire il PoLP

Il modello zero trust segue il Principio del privilegio minimo, noto anche come PoLP, che consiste nel limitare i diritti di accesso al minimo indispensabile per qualsiasi utente/organizzazione e nel consentire alle applicazioni di svolgere solo le funzioni essenziali. Questo assicura che gli utenti abbiano accesso solo alle applicazioni e alle funzioni essenziali per le loro attività.

4 aspetti specifici per la creazione di un’architettura a fiducia zero

Anche se non ti sarà possibile impostare un’architettura a fiducia zero da un giorno all’altro, potrai accelerare il processo concentrandoti su quattro aspetti chiave. La guida alla configurazione di zero trust di Techtarget consiglia di implementare il metodo zero trust in quattro fasi:

1) Accesso e politiche di sicurezza

Il primo aspetto su cui concentrarsi quando si implementa il metodo zero trust riguarda le politiche di accesso e di sicurezza. Invece di consentire l’accesso alla rete a chiunque, è opportuno impostare politiche di controllo dell’identità e dell’accesso per autorizzare tutti gli utenti.

2) Gestione degli endpoint e delle applicazioni

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è la gestione degli endpoint e delle applicazioni. Per implementare il modello zero trust in questo settore, è necessario proteggere tutti gli endpoint e garantire che solo i dispositivi autorizzati abbiano accesso alla rete dell’organizzazione. Per quanto riguarda le applicazioni, i membri del team dovrebbero poter accedere solo a quelle assolutamente indispensabili per il loro ruolo.

3) Dati e strumenti di analisi

La terza area di interesse è la protezione dei dati e degli strumenti di analisi. Esistono molti modi sicuri per proteggere e archiviare i dati, adeguati a un’architettura zero trust. Inoltre, anche la strategia di gestione dei dati scelta dovrebbe essere in linea con i principi del modello zero trust.

4) Configurazione della rete e dell’infrastruttura

L’ultimo aspetto da tenere in considerazione è la configurazione della rete e dell’infrastruttura. Quanto è sicura la tua attuale infrastruttura IT e quali sono le aree che potrebbero utilizzare un modello zero trust? Come puoi limitare l’accesso alla rete? Queste sono alcune delle domande che puoi porti mentre valuti le attuali configurazioni di rete e dell’infrastruttura, per capire dove sia possibile applicare il modello zero trust.

Benefici ottenuti dopo l’implementazione del metodo zero trust

  • Migliorare la sicurezza informatica

A causa del crescente numero di attacchi alla sicurezza informatica nel 2022, le organizzazioni si stanno impegnando a rafforzare i propri ambienti IT per resistere alle minacce. Uno degli scopi principali del metodo zero trust è quello di migliorare la sicurezza informatica e di adottare un approccio maggiormente preventivo alla sicurezza, invece di provare a risolvere i problemi solo nel momento in cui si verificano.

  • Riduzione della complessità

Un ambiente zero trust non solo migliora la sicurezza, ma riduce anche la complessità dell’infrastruttura IT. Invece di impiegare tempo ed energie per gestire le minacce e gli attacchi nel momento in cui si verificano, è preferibile adottare azioni preventive e precauzioni in modo da ridurre la necessità di una serie di strumenti di sicurezza complessi per affrontare gestire minacce imminenti.

  • Maggiore visibilità

Dopo aver implementato il modello zero trust, otterrai una visibilità e una comprensione ancora maggiori della tua infrastruttura IT. Poiché il metodo zero trust richiede un attento monitoraggio delle reti e delle attività sui dispositivi, la sua implementazione fornisce una preziosa visibilità che può essere utilizzata per modificare i processi, aumentare la produttività, risparmiare risorse e altro ancora.

  • Fornire flessibilità

Dato che un’architettura zero trust protegge tutti i dispositivi indipendentemente dalla loro ubicazione, la sua implementazione offre la flessibilità necessaria ai membri del team per lavorare da qualsiasi luogo. Questo consente alle organizzazioni di passare da una forza lavoro in sede a una forza lavoro che operi da remoto oppure anche di scegliere una squadra che lavori in modo ibrido.

  • Aiutare a mantenere la conformità

Una struttura zero trust tiene traccia di tutte le attività all’interno di una rete IT, semplificando la raccolta di informazioni utili alle verifiche di conformità. Implementando una struttura zero trust, sarà più facile per le organizzazioni seguire le normative di sicurezza e conformità. Questo è particolarmente importante per le organizzazioni che gestiscono più clienti, come gli MSP.

Il modello zero trust è la soluzione di sicurezza giusta per voi?

Con tutti i vantaggi offerti da un’architettura zero trust, non c’è da stupirsi che sia attualmente uno dei principali metodi usati per garantire la sicurezza informatica. Prima di implementare il modello zero trust nella tua organizzazione, consulta alcune risorse aggiuntive sullo zero trust per decidere se è la soluzione per la sicurezza giusta per te.

 

Passi successivi

La creazione di un team IT efficiente ed efficace richiede una soluzione centralizzata che funga da principale strumento per la fornitura di servizi. NinjaOne consente ai team IT di monitorare, gestire, proteggere e supportare tutti i dispositivi, ovunque essi si trovino, senza la necessità di una complessa infrastruttura locale.

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